I motori di ricerca come li conosciamo sono finiti, parola del direttore di Bing

Pubblicato da interne tower team lunedì 23 maggio 2011

  

I motori di ricerca hanno fatto il loro tempo? Ce lo domandavamo un anno fa, proprio su queste pagine, e da allora non è cambiato molto: Google continua a dominare il mercato, Bing prosegue il suo inseguimento, ma il dilemma rimane intatto. Soprattutto quando voci autorevoli, come il direttore di Bing Stefan Weitz, parlano dei motori di ricerca come li conosciamo oggi come di mezzi obsoleti e falliti.

 “Quando Google è stato lanciato – ha dichiarato Weitz in un’intervista pubblicata da Huffington Post – il suo scopo era quello di organizzare le informazioni del mondo. Una visione grandiosa per il Web di allora, che era un Web fatto di documenti, pagine testuali e connessioni. La missione principale di Google era quella di sfruttare queste connessioni e dire ‘OK, vedo che le connessioni fra queste due pagine sono importanti quasi quanto il loro contenuto per capire di cosa parlano’ ed era un modello veramente brillante“. Ma le cose sono cambiate.

Passati oltre dieci anni da allora e per il direttore di Bing quel modello non funziona più. Ora ci sono molti più contenuti in Rete, contenuti complessi e spesso generati/propagati dagli utenti tramite i social network: sembra essere proprio questa la parola magica su cui costruire i motori di ricerca del futuro.

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